CHE DIAVOLO DI PARTITA !

Grande prova d’orgoglio dei rossoneri in 9 per mezz’ora. L’ 1 a 0 arriva in un finale al cardiopalma.

Ma da sistemare resta l’attacco e la grana Carlos Bacca, quasi un peso nel gioco di Montella…

 

“Non importa se vinci di un centimetro o di un chilometro. L’importante è vincere”.

Chissà se da adesso in poi Montella adotterà la stessa forma mentis di Dominic Toretto in Fast and Furious…già perchè se da un lato la filosofia del Milan Berlusconiano è sempre stata quella del “bel giuoco”, dall’altro, partite come queste … e classifiche come questa donano a questo Milan un abito diverso.

Non un abito da sera glitterato, certamente… Ma la squadra di Montella ha dimostrato carattere, capacità di soffrire e gran talento e dedizione dei singoli.

In evidenza il criticato Donnarumma e la nuova (speriamo) stella Deulofeu.

INIZIO IN CHIAROSCURO

Decisamente più scuro che chiaro. I Montella boys appaiono tesi e insicuri, ma nell’altra metà campo c’è una squadra con amnesie difensive sconosciute fino a un paio di settimane fa. Il festival degli errori lo apre Krafth. Deulofeu impegna Da Costa e sulla ribattuta Pasalic sbaglia la prima di una lunga serie di goal.

La frittata rischia di combinarla Bacca, irriconoscibile, che confeziona una ghiotta occasione Krejci. Ottimo Donnatumma in uscita. Pochi minuti dopo una sua incertezza, l’unica in tutto il match, mette i brividi lungo la schiena al popolo rossonero.

Finale “fantozziano” del primo tempo che si chiude con l’infortunio di Romagnoli (al suo posto Zapata) e il rosso a Paletta (già ammonito in precedenza per uno spintone da fermo su Mbaye) per un fallo al limite dell’area su un inspirato Dzemaili.

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Squadre a riposo sullo 0 a 0. Milan in10.

SOTTO IL SEGNO DI GIGIO E DEULOFEU

La ripresa, con Gustavo Gomez per Locatelli, lascia presagire un Milan propositivo.

Al 57esimo Pasalic tira addosso a Da Costa. Il goal pare essere nell’aria, ma poco dopo arriva quello che in una qualsiasi partita varrebbe il colpo del K.O.

Kucka, già ammonito, si fa espellere per un pestone decisamente evitabile ai danni di Nagy.

Il Milan ora è in 9. Il minuto è il 60esimo.

Negli ultimi 30 minuti assisitiamo ad un thriller. Uno di quelli che ti lasciano inchiodato alla poltrona per vedere cosa succede alla fine sperando che finisca come immaginavi. Mister Montella mette in mostra le sue doti di scacchista.

Fuori Bacca, dentro Poli. Partita di gran sacrificio quella del centrocampista, elogiato nel post-partita dall’aeroplanino.

Ora si soffre. Gli uomini di Donadoni sanno che a questo punto sarà molto difficile non portare a casa i 3 punti. I felsinei si scagliano in avanti ma non concretizzano una fetta di partita dominata territorialmente. Quando poi il 17enne portierone rossonero compie un autentico miracolo su una botta ravvicinata di Krejci, qualcosa cambia. Psicologicamente è un macigno per il Bologna che forse inizia a pensare al finale del thriller…

 

 

E’ il momento chiave del match. Deulofeu si carica sulle spalle la squadra. Con le sue ripartenze consente ai suoi 8 compagni di respirare e ripartire con ordine. Prestazione maiuscola la sua, che dona serenità al Milan privo di Jack Bonaventura per tutta la stagione.

Dirige un contropiede che è una gioia per gli occhi, ma Pasalic di segnare sembra proprio non volerne sapere stasera…sembra…

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La traversa direttamente da calcio d’angolo è una pennellata alla Baggio anni ’90. Ma una vittoria sul finale con un suo goal a questo punto quasi te l’aspetti…quindi ci regala anche il colpo di scena.

Il minuto è l’89esimo. Fascia destra vicino alla porta difesa da Da Costa. L’attaccante catalano si beve Maietta con uno scatto bruciante, lo porta vicino al fondo ed entra in area di rigore. Passaggio al centro dell’area piccola sotto le gambe di Krafth che arriva sui piedi di Pasalic ad un metro dalla porta.

Il goal tanto facile quanto importante.

E’ un regalo, un numero di alta classe che permette al centrocampista croato di mettere la sua firma su una partita fino a quel momento sotto la sufficienza.

Un incredibile vittoria che rilancia le ambizioni europee del Milan e scaccia le nubi della crisi portate dalle ultime 3 sconfitte.

La squadra ora dovrà però fare i conti con le assenze per squalifica e gli infortuni. Ma con le conferme di un gruppo compatto, la grandissima personalità di quel Gigio Donnarumma troppo ingiustamente criticato e il colpo del condor Galliani, l’aeroplanino può far volare ancora il suo Milan.