TABU’ SFATATO !

TABU’ SFATATO !

I ROSSONERI ESPUGNANO IL MAPEI STADIUM DOVE FINO A IERI NON AVEVANO OTTENUTO NEANCHE UN PUNTO !

DECIDE BACCA DAL DISCHETTO AL 22′. RIGORE CHE FA DISCUTERE.

 

“La mia grossa preoccupazione è prendere un goal in meno dell’avversario”

Il Boskov pensiero sintetizza al meglio quella che è stata la nostra preoccupazione nel vedere la partita. Non è stata certamente la miglior prestazione del diavolo di quest’anno, ma quando batti il Sassuolo in trasferta dopo che ci hai perso 3 volte su 3 non è che ti preoccupi del bel gioco…Ma da salvare oltre al rultato ci sono un Sosa sempre più in crescita, un Donnarumma quasi mai impensierito ed un modulo contropiedistico che con maggiore cinismo ci porterà certamente in Europa.

 

APPROCCIO SBAGLIATO

 

Il Milan concede spazi. I primi 10 minuti in fatti sono di marca nero-verde. E dopo una buona occasione con Berardi ammonito per simulazione, arriva l’occasione più ghiotta per portarsi in vantaggio con un rigore giustamente fischiato per un fallo di Kucka (ammonito). Berardi spara a lato con Gigio che, però, aveva intuito.

 

GOAL MANGIATO GOAL SUBITO.

 

La squadra di Montella reagisce con il solito Deulofeu che costrigne al volo Consigli con un bel destro. La gara ora si fa divertente. Molti capovolgimenti di fronte anche se un po confusionari. Confusione che porta al rigore per i rossoneri per l’atterramento  di Bacca da parte dell’ex Aquilani. Bello lo scambio con Bertolacci. Il colombiano non sbaglia e al minuto 22 il Milan è in vantaggio.

Da regolamento il goal sarebbe stato da annullare per il doppio tocco di Bacca che nel calciare col destro, scivola, e la palla carambola sul sinitro. Episodio sfuggito agli occhi di Tagliavento e degli arbitri addizionali e che ha scatenato le ire di Di Francesco.

 

 

I restanti 30 minuti sono condizionati dal nervosismo e dai continui falli che spezzano il gioco. Rossoneri ancora in goal con Bacca di testa dopo una bella azione orchestrata sulla fascia destra, ma viene giustamente annullato per fuorigioco.

Si va a riposo sull 0 a 1 con il primo tempo che ha trovato nell’arbitro Tagliavento uno sfortunato protagonista per errori da ambo le parti.

 

SOFFERENZA

 

Nel secondo tempo come detto anche da Mister Montella “il Sassuolo ci è stato superiore”. Il diavolo rimane molto basso, e la formazione di Di Francesco ne approfitta dominando territorialmente il match. Donnarumma però non viene mai seriamente impegnato ad eccezione del mancino di Berardi al 72′ sul quale si fa trovare più che pronto. Il miracolo delle 16:45 lo compie Consigli su Suso che non finalizza un contropiede meraviglioso orchestrato da Deulofeu. Straordinario il riflesso del portiere. I Montella boys avrebbero alre 2 occasioni per arrotondare il match. Dapprima sempre con lo spagnolo, poi con Zapata (ottima prestazione) che di testa costringe Consigli al miracolo 2.0.

Il minimo sindacale, dunque. Ma la squadra di Montella sembra aver trovato la quadratura dopo lo stop di Bonaventura. Le ripartenze che prima garantiva Jack, sono affidate al canterano Deulofeu che fin’ora ha giocato solo ottime partite. Da registrare rimane la difesa, che concede davvero troppo. Se puntiamo davvero all’Europa, quando incontreremo avversari di un altro livello serviranno altre prestazioni.

 

LE PAROLE DI MISTER MONTELLA A FINE PARTITA.

 

https://www.youtube.com/watch?v=G-otvbkMTOc

IL CANTO DEL CIGNO ?

IL CANTO DEL CIGNO ?

Un buon Milan chiude l’era Berlusconi con un 2 a 1 alla Viola tra le proprie mura.

I goal tutti nel primo tempo: Kucka 15′, Kalinic 21′ e una gran rete di Deulofeu al 31′.

FASE DI STUDIO

 

Montella riconferma un 4-3-3 che vede il ritorno di Paletta in difesa a fare coppia con Gomez, e Kucka a centrocampo ad affiancare Sosa e Pasalic. Il tridente è ancora “alma latina” con Suso, Bacca (fischiatissimo) e Deulofeu.

La sorpresa tra gli sfidanti è Cristoforo dal 1′ al posto di Badelj. Sousa si affida ancora a Chiesa e Kalinic là davanti.

La prima occasione è proprio della Fiorentina che all’undicesimo ci prova con Borja Valero di sinistro. Donnarumma è pronto.

LA PARTITA CAMBIA FACCIA

 

Il goal dei rossoneri arriva al loro primo tiro in porta. Il minuto è il 16esimo. Una punizione da lontano sulla fascia destra battuta da Sosa trova Kucka in area che insacca di testa. 1 a 0.

Neanche il tempo di godersi i festeggiamenti che la Viola riprende subito la gara con la coppia Chiesa-Kalinic. Al 21′ infatti è un cross insidioso del giovane figlio d’arte che manda al croato una palla che va solo spinta in rete.

Gara divertente, ora. Gli uomini di Sousa provano a ribaltare definitivamente il match con un buon pressing che mette in difficoltà il Milan.

Ancora una volta, però, è la giocata del singolo che regala la vittoria ai Montella boys. Alla mezz’ora Deulofeu riceve centralmente sulla trequarti, un paio di falcate e sfodera un piatto destro a giro sul quale Tatarusanu nulla può.

Il 2 a 1 da sicurezza ai rossoneri che sfiorano più volte il terzo goal. Prima con Deulofeu che viene murato dentro l’area da Sanchez, poi con Vangioni che sfodera un tiro-cross davvero pericoloso. Ma è di Pasalic l’occaione più giotta. Al 42′ colpisce il palo con gran destro dal limite dell’area. La Viola si fa vedere solo con un colpo di testa di Gonzalo di poco alto.

Rossoneri a riposo sul 2 a 1.

CONTROLLO SOFFERTO DELLA GARA

 

La Fiorentina non demorde e in avvio di ripresa dissipa i dubbi di chi la credeva già vinta. Dopo 10 minuti mette i brividi al diavolo con un occasionissima di Sanchez, che servito da Ilicic si “divora” un goal già fatto dentro l’area di rigore. Palla in curva.

Continua a spingere la formazione di Sousa, ma è un dominio perlopiù territoriale che non crea veri pericoli ai rossoneri. Le cose cambiano con le sotituzioni verso metà del secondo tempo: nella viola dentro Tello e Badelj per Chiesa e Cristoforo; per il Milan dentro Zapata e Bertolacci per i marcatori Kucka e Deulofeu.

Ora si soffre. Per Bacca piovono fischi. Ancora. E’ il lontano parente del 9 che l’anno scorso aveva una delle medie realizzative più alte della serie a. Ma anche nel finale è del Milan l’occasione più nitida. All’85’ Abate servito da Bertolacci spara addosso a Tatarusanu un tiro che poteva giudere il match.

Neanche gli ingressi finali dell’ex Saponara e di Poli tra i rossoneri scalfiscono più una gara ormai indirizzata.

 

https://www.youtube.com/watch?v=8E_2PO05NQ4

 

IL CANTO DEL CIGNO ?

 

Finisce così. Con una vittoria. L’era di Silvio Berlusconi che per Montella merita “un grazie da tutto il mondo del calcio” ha portato in 31 anni, 29 trofei. VENTINOVE !

Negli ultimi 5 anni, però, abbiamo assistito a prestazioni e scelte societarie davvero troppo in declino con il passato al quale spesso ci siamo aggrappati. E sarebbe stato davvero ingiusto non chiudere con un trofeo o una vittoria.

Sono arrivate entrembe per fortuna! La supercoppa di Doha ha posto le basi su cui erigere il nuovo China-Milan. Mentre la vittoria di ieri sera ha permesso a Sivlio Berlusconi di salutare San Siro nel migliore dei modi. Quello stadio che spesso ci ha permesso di vedere la nostra squadra fare ciò che meglio gli è riuscito: VINCERE.

 

 

 

 

BLINDIAMOLO !

BLINDIAMOLO !

 

Personalità, umiltà e tanto tanto talento.

I 3 motivi per tenersi stretto il giovanissimo numero 99 rossonero.

 

Nel novembre 2015, un Modigliani venne battuto all’asta ad una cifra record di 170 milioni di dollari. Il quadro è “Nu couché” definito uno dei capolavori assoluti dell’artista di Livorno.

“Donnarumma è un Modigliani”.

A pronunciare queste parole è stato il suo procuratore Mino Raiola che parlando del possibile ma non probabile rinnovo dell’allora 17enne giocatore, forse sparando alto, fece capire che chi vorrà assicurarsi le prestazioni del talentuoso portiere, dovrà mettere mano al portafogli.

Ma il modus operandi del Milan in ottica mercato stanzia ormai da anni tra parametri zero e acquisti fatti solo a seguito di cessioni di valore maggiore o uguale. Eccezion fatta per Bertolacci, Romagnoli e Bacca complessivamente pagati 100 milioni.

Noi riportiamo di seguito i motivi per cui è FONDAMENTALE il rinnovo del contratto di Gianluigi Donarumma

PERSONALITA’:

Si potrebbero tessere le lodi del giovane portiere rossonero anche solo narrando dei suoi voli e dei suoi riflessi in quei 7 metri di porta. Ma in realtà a far innamorare i suoi tifosi, è il Donnarumma mentre la palla è lontana dalla sua porta. Come chiama la difesa, l’atteggiamento in campo mai sfrontato o spocchioso, contrariamente ad altri suoi giovanissimi colleghi nel mondo.

La sua pronta reazione alle critiche esternategli nelle sue uniche 2 partite “normali” per un ragazzo di 18 anni. A questa età la maggior parte dei suoi coetanei è ancora indecisa se impostare il tiro su cerchio o quadrato…Lui è li che si rialza in silenzio, sostenuto da compagni che ormai credono ciecamente in lui. Le sue sue uniche 2 incertezze con Udinese e Sampdoria hanno fatto seguito a 2 grandissime prestazioni contro Bologna e Lazio.

Poche parole ma tanti fatti.

UMILTA’:

“Il talento è dono. Il successo, un lavoro.”

Questo proverbio nostrano ben sintetizza la forma mentis del portiere di Castellammare. La reputazione che si è costruito in così poco tempo è frutto si di un dono, ma soprattutto della costanza del suo impegno e nel recepire i consigli. Mai una parola fuori posto. Mai un gesto di stizza.

Titolare inamovibile di una rosa che punta a tornare in Europa e con un peso sulle spalle ed elogi da ogni testata sportiva del mondo non lo hanno cambiato. Finire addirittura nel mirino del Chelsea di Conte e di altri top club a noi meno graditi (Juve), avrebbero lusingato chiunque. Lui invece con il suo “voglio il Milan” oltre a dare una risposta a Raiola e compagni, dimostra la dote che a questo Milan operaio servirà come il pane per tornare grande: l’umiltà.

TALENTO:

E poi c’è la parte tecnica. Ci sguazzano tutti. Telecronisti, opinionisti, compagni di squadra..tutti attoniti di fronte alle prodezze del giovane portierone che lo hanno eretto ad honorem “erede di Buffon”.

La parata su calcio di rigore alla prima di campionato contro il Torino è un affresco. Quei 3 punti sono suoi.

La supercoppa di Doha è un olio su tela. Rarissimo per giunta. La prima finale disputata a 17 anni contro la squadra più in forma del momento con un certo Buffon in porta. Le parate ai rigori sono opere d’arte.

E che dire delle prestazioni più recenti con Bologna e Lazio con le quali si è ripreso lo scettro?

Di questi 4 punti in 2 partite c’è molto di Gigio.

 

 

L’arte ha un prezzo. Si sa. Ma un Modigliani tra i pali garantirebbe a questo Milan una sicurezza ed un’immagine non indifferente di fronte ai top club europei. E a ridosso del closing con i cinesi, quale modo migliore di festeggiare la nuova gestione societaria?

Ai tifosi l’obbligo si sognare, ai cinesi l’ultima parola.

CUORE E ANIMA

CUORE E ANIMA

Un rimaneggiatissimo Milan trova un ottimo 1 a 1 con i biancocelesti di Inzaghi.

Al rigore di Biglia nel finale del primo tempo risponde Suso con una gran giocata sul finale del secondo.

INFORTUNATI E INDISPONIBILI

La prestazione assume un valore importante considerando proprio l’11 sceso in campo. Addirittura 8 uomini indisponibili per Montella che schiera tra le novità più importanti Ocampos titolare dal primo minuto. Comporrà il tridente “alma latina ” con Suso e Deulofeu.

Dunque panchina per i “titolari” Bacca e Lapadula. Confermato il 4-3-3:

Donnarumma; Abate, Gustavo Gomez, Zapata, Vangioni; Pasalic, Locatelli, Sosa, Poli; Suso Deulofeu, Ocampos.

LAZIO PIU’ VIVA

E aggiungiamo anche Milan poco vivo…

Strakosha non viene praticamente mai impensierito se non quando alla mezz’ora Ocampos gli graffia leggermente i guanti con un destro incrociato su un capovolgimento di fronte.

Il Resto è solo Lazio. Il milan fatica a trovare spazi e ad inventare, proprio ciò che occorrerebbe in una partita che in chiave europea può segnare un solco decisivo.

Se fino al 45esimo il Milan è ancora in partita lo deve ancora una volta solo ad un nome: Donnarumma. Il neodiciottenne portierone rossonero nega il goal alla squadra di casa con interventi pregevoli.

In particolare è straordinario il riflesso al 28′ minuto su Hoedt. Ma proprio sul finale del primo tempo la Lazio passa in vantaggio.

Fallo di Gomez su Immobile. Rigore davvero molto generoso che Biglia non ha problemi a trasformare.

Squadre negli spogliatoi. 1 a 0 per la Lazio.

MONTELLA SCACCHISTA

Il cambio che da una svolta alla partita del diavolo è Sosa per Locatelli.

il 18enne centrocampista gioca una delle sue peggiori partite, che il tecnico a fine serata la definirà “non una delle sue migliori partite..”.

Anche Billy Costacurta non ha certo speso parole positive per lui che “non azzarda più la giocata ed è troppo scolatisco”.

SUSO GELA L’OLIMPICO.

Ma al di là di una ritrovata compattezza a centrocampo nel secondo tempo non cambia molto musica. Gli uomini di Inzaghi sbagliano davvero troppe volte il colpo del K.O.

Con il Milan che si scopre per tentare di impensierire Strakosha, fioccano le occasioni.

Al 51′ Milinkovic viene anticipato all’ultimo da Donnarumma. 3 minuti più tardi è Felipe Anderson con una sassata ad andare vicno al goal. Ancora all’ 80esimo minuto Milinkovic Savic con un bel tiro a giro sfiora il raddoppio. Ma poco dopo è Ciro Immobile ad avere la chance più ghiotta. Solo davanti a Gigio, il centravanti partenopeo concede al giovane portiere di aumentare ancora il suo voto il pagella.

Goal mangiato, goal subito si dice..e infatti a 5 minuti dalla fine Suso che sa fare solo gaol belli. Ques’ultimo, il 6°, non è da meno.

In mezzo a lui solo maglie biancoazzurre ma lui se ne frega. Nasconde la palla, guadagna un metro e arrivato al limite dell’area fa partire un sinistro a giro praticamente da fermo che non da scampo a Strakosha.

I Montella boys possono recriminare per un possibile rigore (a nostro avviso netto) per un fallo di Lulic su Abate al 67′.

BICCHIERE MEZZO PIENO

Fosse stato un incontro di pugilato, sicuramente ora ci ritroveremmo a parlare di un’altra sconfitta per noi rossoneri. Ma ancora una volta evidenziamo le note positive emerse dal match.

CUORE. Ancora una volta i montella boys hanno dimostrato voglia di non mollare mai, buona tenuta fisica e compattezza a centrocampo. Merito anche della “garra” di Sosa che tiene in piedi la squadra e permette la giocata finale di Suso.

TALENTO. Si, perchè come i rossoneri se è vero che ultimamente hanno perso vena realizzativa, va anche detto che i goal sono tutti frutto di gran giocate dei singoli. E anche se l’obiettivo rimane sempre quello di arrivare in Europa con reti segnate attraverso il gioco collettivo, beh…teniamoci stretti per ora questi abbagli di classe regalatici dai colpi del Condor a parametro zero.

“Faremo di tutto per entrare in Europa” dice il match-winner Suso a fine partita.

Ed è proprio ciò che ci auguriamo tutti noi, che preparandoci ad un altro scontro diretto con la Fiorentina per domenica sera, ci godiamo questa giovane squadra che come ha evidenziato l’aeroplanino a fine partita, “ci emoziona”.

 

https://www.youtube.com/watch?v=XjOnfWmFTmM

 

 

CHE DIAVOLO DI PARTITA !

CHE DIAVOLO DI PARTITA !

Grande prova d’orgoglio dei rossoneri in 9 per mezz’ora. L’ 1 a 0 arriva in un finale al cardiopalma.

Ma da sistemare resta l’attacco e la grana Carlos Bacca, quasi un peso nel gioco di Montella…

 

“Non importa se vinci di un centimetro o di un chilometro. L’importante è vincere”.

Chissà se da adesso in poi Montella adotterà la stessa forma mentis di Dominic Toretto in Fast and Furious…già perchè se da un lato la filosofia del Milan Berlusconiano è sempre stata quella del “bel giuoco”, dall’altro, partite come queste … e classifiche come questa donano a questo Milan un abito diverso.

Non un abito da sera glitterato, certamente… Ma la squadra di Montella ha dimostrato carattere, capacità di soffrire e gran talento e dedizione dei singoli.

In evidenza il criticato Donnarumma e la nuova (speriamo) stella Deulofeu.

INIZIO IN CHIAROSCURO

Decisamente più scuro che chiaro. I Montella boys appaiono tesi e insicuri, ma nell’altra metà campo c’è una squadra con amnesie difensive sconosciute fino a un paio di settimane fa. Il festival degli errori lo apre Krafth. Deulofeu impegna Da Costa e sulla ribattuta Pasalic sbaglia la prima di una lunga serie di goal.

La frittata rischia di combinarla Bacca, irriconoscibile, che confeziona una ghiotta occasione Krejci. Ottimo Donnatumma in uscita. Pochi minuti dopo una sua incertezza, l’unica in tutto il match, mette i brividi lungo la schiena al popolo rossonero.

Finale “fantozziano” del primo tempo che si chiude con l’infortunio di Romagnoli (al suo posto Zapata) e il rosso a Paletta (già ammonito in precedenza per uno spintone da fermo su Mbaye) per un fallo al limite dell’area su un inspirato Dzemaili.

Squadre a riposo sullo 0 a 0. Milan in10.

SOTTO IL SEGNO DI GIGIO E DEULOFEU

La ripresa, con Gustavo Gomez per Locatelli, lascia presagire un Milan propositivo.

Al 57esimo Pasalic tira addosso a Da Costa. Il goal pare essere nell’aria, ma poco dopo arriva quello che in una qualsiasi partita varrebbe il colpo del K.O.

Kucka, già ammonito, si fa espellere per un pestone decisamente evitabile ai danni di Nagy.

Il Milan ora è in 9. Il minuto è il 60esimo.

Negli ultimi 30 minuti assisitiamo ad un thriller. Uno di quelli che ti lasciano inchiodato alla poltrona per vedere cosa succede alla fine sperando che finisca come immaginavi. Mister Montella mette in mostra le sue doti di scacchista.

Fuori Bacca, dentro Poli. Partita di gran sacrificio quella del centrocampista, elogiato nel post-partita dall’aeroplanino.

Ora si soffre. Gli uomini di Donadoni sanno che a questo punto sarà molto difficile non portare a casa i 3 punti. I felsinei si scagliano in avanti ma non concretizzano una fetta di partita dominata territorialmente. Quando poi il 17enne portierone rossonero compie un autentico miracolo su una botta ravvicinata di Krejci, qualcosa cambia. Psicologicamente è un macigno per il Bologna che forse inizia a pensare al finale del thriller…

 

 

E’ il momento chiave del match. Deulofeu si carica sulle spalle la squadra. Con le sue ripartenze consente ai suoi 8 compagni di respirare e ripartire con ordine. Prestazione maiuscola la sua, che dona serenità al Milan privo di Jack Bonaventura per tutta la stagione.

Dirige un contropiede che è una gioia per gli occhi, ma Pasalic di segnare sembra proprio non volerne sapere stasera…sembra…

La traversa direttamente da calcio d’angolo è una pennellata alla Baggio anni ’90. Ma una vittoria sul finale con un suo goal a questo punto quasi te l’aspetti…quindi ci regala anche il colpo di scena.

Il minuto è l’89esimo. Fascia destra vicino alla porta difesa da Da Costa. L’attaccante catalano si beve Maietta con uno scatto bruciante, lo porta vicino al fondo ed entra in area di rigore. Passaggio al centro dell’area piccola sotto le gambe di Krafth che arriva sui piedi di Pasalic ad un metro dalla porta.

Il goal tanto facile quanto importante.

E’ un regalo, un numero di alta classe che permette al centrocampista croato di mettere la sua firma su una partita fino a quel momento sotto la sufficienza.

Un incredibile vittoria che rilancia le ambizioni europee del Milan e scaccia le nubi della crisi portate dalle ultime 3 sconfitte.

La squadra ora dovrà però fare i conti con le assenze per squalifica e gli infortuni. Ma con le conferme di un gruppo compatto, la grandissima personalità di quel Gigio Donnarumma troppo ingiustamente criticato e il colpo del condor Galliani, l’aeroplanino può far volare ancora il suo Milan.

 

 

 

 

A.A.A. CERCASI MILAN

A.A.A. CERCASI MILAN

Contro il Bologna la formazione di Montella è chiamata ad una prova vincente e convincente.

Le 3 sconfitte consecutive sopraggiunte ad opera di Napoli, Udinese e Sampdoria e una classifica che non lascia presagire rosee prospettive, rendono la trasferta a Bologna una partita complicata.

Si, perchè se è vero che a San Siro contro i partenopei abbiamo scorto comunque segnali positivi per quanto riguarda il gioco, nelle ultime 2 partite è mancato proprio quest’ultimo.

A complicare i pomeriggi di Milanello si sono aggiunti:

  • L’infortunio di Jack Bonaventura (fuori per tutta la stagione)
  • La grana Carlos Bacca. Anche se sono pervenute le scuse, è imprpbabile per lui una maglia da titolare per stasera.
  • L’ottima vena realizzativa e delle altre dirette contendenti per un posto in Europa.

Tra le note positive segnaliamo

  • Il rientro di Manuel Locatelli. Scontata la squalifica, il diciottenne riprenderà le redini del centrocampo affiancato da Kucka e Pasalic. Mediana al completo, dunque.
  • Il recupero di Abate. La fascia destra si riappropria del suo “Igna Ignazio” che porterà al brccio la fascia di capitano. Sulla sinistra Vangioni titolare e in crescita.
  • IL GRUPPO che a dire del tecnico di Pomigliano d’Arco, manifesta una gran voglia di riscatto.

Giocare ad una distanza così ravvicinata dal match in casa con la Sampdoria sarà “un bel vantaggio” perchè darà la possibilità di gettarsi alle spalle l’ultimo mese e scacciare le nubi da Milanello.

La probabile formazione è un 4-3-3 con:

Donnarumma; Abate, Paletta, Romagnoli, Vangioni; Kucka, Locatelli, Pasalic; Suso, Bacca/Lapadula, Deulofeu.

Le parole di Mister Montella nella conferenza pre-partita.

https://www.youtube.com/watch?v=VsljkxHl-Jw